LA METODOLOGIA-LA VOCE DELL’EMOZIONE
Il progetto « Teatro e Voce all’ospedale psychiatrico » ha vinto a Parigi rappresentando l’Ile de France il primo premio del concorso indetto dalla MAIF «  L’educazione per tutti » consegnato all Assemblea nazionale di Francia.
La Voce dell’Emozione é una metodologia che considera la voce umana depositaria della memoria dei vissuti di ogni individuo, e sorgente del potenziale espressivo.
Lavorare senza pregiudizi sulla voce e le sue caratteristiche significa valorizzare le caratteristiche più profonde dell’individuo. Attraverso l’elaborazione dei suoni, delle manifestazioni vocali cosi come esse si presentano si puo colmare il limite della verbalizzazione, a volte difficile o impossibile. Nei laboratori vengono proosti esercizi legati alla sensorialità, alla percezione dello spazion dentro e fuori di se’. La musica, metalinguaggio per eccellenza é lo strumento complementare per il lavoro sulle emozonei e sugli stati d’animo. Il lavoro sul corpo e la voce é fondamentale per imparare a conoscere il proprio potenziale espressivo, per comprendere che in teatro i limiti non esistono. Tutto diventa pnto di forza interpretativo e l’unicità dell’individuo é fondamento sovrano.

Al centro diurno.
Teatro e voce all’ospedale psichiatrico:

I pazienti del centro diurno dell’ospedale hanno la possibilità attraverso il laboratorio di trovare un modo diverso di gestire la malattia, trasformandola attraverso l’arte e esprimendo la loro creatività.
Del disagio psichico non si parla frequentemente. I pazienti attraverso il teatro e il cinema hanno la possibilità di potersi esibire, un luogo in cui essere applauditi, in cui esserci totalmente. Un luogo in cui si sospende il giudizio, l’obbiettivo è comune ed è lo spettacolo.

Il progetto « Teatro e Voce all’ospedale psychiatrico » ha vinto a Parigi rappresentando l’Ile de France il primo premio dell’appello a progetto dell MAIF «  L’educazione per tutti » consegnato allAssemblea nazionale di Francia.

La metodologia é stata creata del lavoro di Diego Bragonzi Bignami e Lucia Vasini.